il Cinema del Giovedi al Csa Intifada
film e food
Giovedi 17 Maggio
Via 25 Aprile 1 Ponte a Elsa Empoli,
otrobar aperto prima e dopo la proiezione
otrobar aperto prima e dopo la proiezione
dalle 20.00 osteria otro mundo
ore 22.00 proiezione
*I PRIMI DELLA LISTA*
Un film di Roan Johnson. Con Claudio Santamaria, Francesco Turbanti, Daniela Morozzi, Fabrizio Brandi, Sergio Pierattini.
Pisa,
giugno del 1970. Invece di prepararsi per l’esame di maturità, Renzo
Lulli e Fabio Gismondi si recano per un provino con la chitarra a casa
di Pino Masi, cantautore ben inserito all’interno dell’ambiente della
contestazione. Mentre i due studenti stanno eseguendo la “Ballata del
Pinelli” davanti a quello che per loro è un leader indiscusso, arriva –
segretissima – la notizia di un golpe. Masi ha le idee chiare: senza
perdere un attimo di tempo, bisogna andarsene fuori città, forse
raggiungere il confine, espatriare, perché quando il colpo di stato avrà
luogo, i musicisti, gli scrittori e gli intellettuali saranno i primi
della lista.
Tratto da vicende realmente accadute, il primo lungometraggio di Roan
Johnson è un vivo racconto di viaggio pieno di spirito e affetto, la
divertente fotografia di un periodo caldo della nostra storia recente
ormai lontano e idealizzato. In seguito ad alcuni filmati di repertorio
che fanno il punto sulla strategia della tensione, si attivano i
risaputi meccanismi di una commedia tipicamente italiana in punta tra
tenerezza, azzeccati momenti di buffoneria e tocco nostalgico: a reggere
tutta l’intelaiatura del copione, del resto, è ancora il vecchio e
collaudato tema dell’equivoco. Più volte, durante la visione, ci si
chiede fino a che punto sia possibile ridere; la paranoia di Masi – che
vede complotti ovunque e scambia per i preparativi di una nuova presa
del potere una colonna di blindati dell’esercito in marcia per la parata
del 2 giugno – è poi così ingiustificata? A instillare il dubbio di una
lettura più profonda e capace di raggelare in un attimo il sorriso è la
didascalia che informa sul tentativo di golpe ad opera di Junio Valerio
Borghese avvenuto nel dicembre dello stesso anno in cui ebbero luogo
gli eventi raccontati. Benché alla fine della pellicola, al pari di
molti altri esempi del nostro cinema, il personaggio di Claudio
Santamaria venga sbugiardato come millantatore, basta una cicatrice sul
petto per riabilitarne, almeno in parte, la statura mitica. Nello
spirito picaresco e scanzonato che ben illustra la foga e l’impeto della
gioventù, non solo di allora, funzionano bene i tre affiatati attori
principali con Francesco Turbanti e Paolo Cioni al loro esordio su
grande schermo. Prima dei titoli di coda, mentre eseguono “Quello che
non ho” di Fabrizio De André, come omaggio al grande cantautore e alla
passione del periodo storico rappresentato, i tre interpreti incontrano i
veri Lulli, inoltre autore del soggetto, Gismondi e Masi, che li aiuta
alla chitarra.
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